VII Congresso SIe-L: verso la progettazione di nuovi ambienti di apprendimento

Ogni atto della nostra esistenza è, consapevolmente o inconsapevolmente, volontariamente o involontariamente, un momento di apprendimento. Imparare è un processo continuo, senza fine, che si svolge lungo l’intero arco della vita. Ogni apprendimento è un tentativo di adeguamento di un individuo a un ambiente e nello stesso tempo di modifica di quell’ ambiente.
In ogni caso è il risultato dell’interazione di un individuo con un ambiente fisico esterno, con un contesto sociale o con se stesso.
Le tecnologie e gli addetti ai lavori che se ne occupano si propongono di agevolare questo processo di apprendimento. A breve al centro Metid del Politecnico di Milano dal 20 al 22 ottobre in occasione del VII Congresso SIe-L ci sarà un brain storming. Il tema del congresso sarà progettare nuovi ambienti di apprendimento: competenze, servizi, innovazione.
La SIe-L Società Italiana di e-Learning è un’Associazione scientifico-interdisciplinare e scientifico-professionale che si propone di favorire la ricerca nell’area costituita da e-Learning, e-Teaching, Knowledge Management e Information and Communication Technology e di promuoverne la sperimentazione didattica, poiché la ritiene strategica per l’educazione e l’istruzione del cittadino e per la formazione e l’aggiornamento delle professioni. Giunto alla settima edizione, il congresso SIe-L propone quest’anno una riflessione sui temi dell’apprendimento collaborativo e sul ruolo delle comunità di pratica in diversi contesti: scuola/università, impresa, pubblica amministrazione.
Le nuove modalità di apprendimento della “net generation” pongono fondamentali interrogativi su come sfruttare al massimo i nuovi strumenti della collaborazione in rete e valorizzare competenze tecnologiche già consolidate. Anche sul fronte delle imprese e della pubblica amministrazione si fa sempre più urgente il dibattito su come affrontare l’esigenza di integrare e condividere saperi “informali” riguardo a problematiche e competenze comuni.
Si presentano, dunque, nuovi scenari e nuove necessità da affrontare nel modo di fare comunicazione e formazione in rete, che portano nuovi stimoli per ripensare anche ai modelli organizzativi e alla ridefinizione di governance e ruoli professionali.

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