Riorganizzazione del servizio farmaceutico: discussione ancora aperta

La riforma in oggetto è di notevole importanza al fine uscire dall’attuale situazione di stallo in cui versa il settore italiano della vendita del farmaco al pubblico. Se n’è occupata la commissione XII Igiene e sanità di Palazzo Madama, che tra le varie proposte in esame ha dato priorità al Ddl 863 a firma dei senatori Antonio Tomassini (PdL), Maurizio Gasparri (PdL) e Giancarlo Serafini (PdL).

Numerosi sono gli emendamenti presentati da maggioranza ed opposizione. Essi  riflettono le rispettive tendenze ideologiche in materia. Un mantenimento dell’attuale stato privilegiato per le farmacie nella distribuzione dei farmaci sarebbe quanto auspica la maggioranza (emblematico l’emendamento presentato dal Sen. Salvo Flores che vorrebbe la sospensione dell’apertura di nuove parafarmacie).

L’opposizione invece punta a sviluppi della situazione diametralmente opposti ed incentrati su un’ipotetica  vendita dei farmaci di fascia C al di fuori delle farmacie, o, su una trasformazione in farmacie degli esercizi commerciali attualmente autorizzati alla vendita di medicinali.

A questo punto, qualunque sia lo schieramento politico da cui provengono gli emendamenti, essi dovranno soddisfare sia il requisito di legittimità costituzionale, che quello di fattibilità dal punto di vista economico; pertanto, conditio sine qua non per una corretta prosecuzione dell’iter istituzionale, si attendono i pareri vincolanti della commissione I Affari costituzionali e della commissione V Bilancio .

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