profezia nucleare: zero rischi grazie allo Iodio

Il cancro alla tiroide è di gran lunga la patologia con maggiore incidenza presso le popolazioni in passato esposte allo Iodio radioattivo che attualmente terrorizza il Sol Levante e non solo. Lo ioduro di potassio, KI, si è rivelato efficace nel ridurre il rischio di neoplasie in virtù della proprietà dello iodio non radioattivo ( separatosi  dal potassio dopo la somministrazione) di competere con successo con l’isotopo radioattivo per il legame con alcuni siti presenti a livello della tiroide. Lo sanno bene gli americani, ed in questa settimana in vari stati della west coast le compagnie produttrici di KI hanno rilevato un aumento esponenziale delle richieste con conseguente esaurimento delle scorte. A questo punto nasce spontaneo un volo pindarico che, suffragato dalle  grottesche  argomentazioni  di chi in Italia si professa pro-nucleare,   porta a pronosticare la prossima scelta di marketing (  la prossima sparata ad effetto per intenderci..) al fine di tranquillizzarci riguardo ai persunti rischi dell’atomo: “Con lo Iodio nel borsello il nucleare è tanto bello, l’ Italia investe un quarto del PIL  nell’acquisto di Ioduro di potassio”. Secondo me cercheranno di convincerci che lo iodio di quinta generazione sconfiggerà per sempre  lo iodio radioattivo e migliorerà il funzionamento della nostra tiroide con annesso sistema ormonale e disfunzioni sessuali, per finire con la completa regressione della calvizie, della ritenzione idrica e delle emorroidi. Gli effetti collaterali??? (Nausea , vomito, rush cutanei, febbre, stanchezza cronica, irregolarità nel battitio cardiaco) con l’ottimismo degli Italiani verranno ridotti alla stregua di banali fastidi quotidiani privi di influenza sulla qualità della vita.

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