Passaggio dal Quirinale del decreto Sanità

Il Quirinale ha apportato nuove modifiche al decreto Balduzzi sostanzialmente in tre punti: la norma che escludeva le cause sanitarie per i casi di «colpa lieve», il taglio dal prontuario dei farmaci con rapporto costo-beneficio sfavorevole e l’articolo 14 che imponeva una lunga trafila per spostare una farmacia.Scomparsa dal decreto la norma che escludeva la possibilità di ricorrere al tribunale per i casi di «colpa lieve» qualora fosse provato che il medico si era attenuto ai protocolli diagnostici e terapeutici riconosciuti dalla società scientifiche internazionali. Con questa norma il ministro Renato Balduzzi pensava di porre un argine al boom delle cause sanitarie che genera un aumento vertiginoso dei costi assicurativi per asl e ospedali. Nel decreto restano importanti misure come l’apertura degli studi dei medici di famiglia 7 giorni su 7, il divieto di pagare in contanti le visite dei medici ospedalieri e il giro di vite sulle nomine di primarie e manager delle Asl.

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