Parto cesareo, i rischi che le donne non conoscono

Accade ancora di morire di parto come le ultime cronache da Vibo Valentia ci descrivono. La donna di 33 anni morta al terzo parto cesareo a causa di un’emorragia abbondante è l’ultima vittima di un lungo bollettino di guerra. Non è solo un caso di malasanità del Sud Italia, questa è anche la conseguenza dei cesarei facili. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di non oltrepassare la soglia del 15% e invece l’Italia tocca il 40% quasi come fosse un sintomo di buona sanità, ma non è così.
Uno studio del British Medical Journal ha valutato più di 94 mila nascite determinando che il cesareo determina una più lunga permanenza dei neonati in terapia intensiva, una più lunga degenza delle mamme e una mortalità materna più elevata. Le cause più comuni di morte sono le infezioni, tromboembolie venose e complicazioni legate all’anestesia generale. Poche donne conoscono i rischi legati al parto cesareo, l’utero che diventa fragile, le complicanze. E’ un dato di fatto che il parto cesareo sia però più redditizio per la struttura ospedaliera e anche più comodo perché programmabile.

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