Onicomicosi, l’infezione delle unghie che indica il nostro stato di salute generale

Anche le unghie delle mani e dei piedi possono ammalarsi, un’alterazione visibile della consistenza o del colore potrebbero essere indice di infezioni in corso da non sottovalutare. Onicomicosi, questo è il termine utilizzato per definire questa malattia. Scopriamo insieme di cosa si tratta

L’onicomicosi, cioè la micosi delle unghie, è un’infezione provocata da funghi, lieviti o muffe che vanno ad infettare una o più unghie, rendendole bianche o giallastre, frastagliate e friabili. Essa può manifestarsi come macchia biancastra o giallastra sotto la punta delle unghie delle mani o dei piedi. Quando il fungo si diffonde più in profondità sotto la lamina, può far macchiare e ispessire le unghie e farle sbriciolare ai lati. Si tratta dunque, sia di un problema antiestetico e soprattutto molto doloroso.

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Onicomicosi, l’infezione delle unghie che indica il nostro stato di salute generale

La malattia sull’unghia di mani o piedi, può essere indice sia di un problema a livello locale sia di un disturbo più generale, quali per esempio infezioni. Delle unghie particolarmente fragili, spesse, che si spezzano facilmente, con piccole deformazioni, macchioline e un’alterazione visibile del colore, sono campanelli d’allarme per lo stato di salute generale di un soggetto. “Un’unghia sana ha una lamina rosea e una superficie liscia, regolare e semitrasparente – spiega Antonino Di Pietro, direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano e Presidente Fondatore di ISPLAD – Una modifica di questo aspetto può essere il segnale che qualcosa non va a livello locale e, anche, generale”.

Tanti sono i sintomi che ci consentono di riconoscere un’unghia malata. Prima e più evidente avvisaglia è anzitutto, “un netto cambiamento di colore. Altrettanto numerose sono le patologie e i disturbi connessi alla fastidiosa malatia. Ad esempio, il fatto che l’unghia presenti una sottigliezza maggiore rispetto al solito, o che sia percorsa da striature o solchi, indica una possibile mancanza di calcio, o di vitamine e minerali quali ferro, zinco e selenio. La presenza di piccole macchie nere sulla superficie della lamina, potrebbe invece essere indice di piccole emorragie causate da lievi traumi. Ulteriore variazione è rappresentata dal manifestarsi della leuconichia, la presenza di alcuni segni bianchi sull’unghia. Mentre nelle donne tali macchie possono essere associate a manicure aggressive e smalti sbagliati, nei bambini sono spesso indice di micro lesioni.

La Leuconichia si localizza soprattutto sulle unghie dei piedi. Essa è molto diffusa, tanto da colpire circa 6,5 milioni di italiani di età compresa tra i 40 e i 60 anni, rappresentando più del 50% dei disturbi dell’unghia. Indossare scarpe o calzature che impediscono la traspirazione, camminare a piedi nudi in luoghi pubblici e umidi – come piscine e palestre – soffrire di eccessiva sudorazione, eliminare le pellicine intorno all’attaccatura dell’unghia – che funge da barriera contro i germi – sono fattori di rischio, che favoriscono la proliferazione della micosi, comportando una variazione di forma, tonalità e consistenza dell’unghia, che si trasforma visibilmente. Il fungo responsabile dell’infezione penetra attraverso crepe e microfessure dell’unghia, abbatte lo strato di cheratina che la compone e ne trasforma il PH da acido ad alcalino.

 Ad influire sull’insorgenza dell’onicomicosi, possono essere anche fattori quali malattie cardiocircolatorie, diabete o più semplicemente, un’età avanzata.

Prevenire la dolorosa e antiestetica malattia è possibile. Fondamentale è attuare piccoli accorgimenti come asciugarsi mani e piedi con cura, utilizzare calze in fibra naturale, non utilizzare prodotti troppo aggressivi sull’unghia, alternare l’utilizzo di scarpe chiuse a quello di scarpe aperte ed evitare di camminare scalzi in ambienti comuni.

Una micosi alle unghie può essere difficile da curare e ricorrente, però sono disponibili farmaci che contribuiscono a debellarla. Si tratta di prodotti topici che agiscono sul fungo, sradicandolo.  Nelle fasi più avanzate del disturbo, invece, si devono assumere farmaci per via orale e talvolta, è necessario sottoporsi a intervento chirurgico.

 

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