Obiettivo Parkinson: far crescere la conoscenza!

Capita a 1,2 milioni di persone in Europa: le cellule nervose che dovrebbero trasportare il neurotrasmettitore dopamina alle altre cellule vengono ridotte, i movimenti diventano più difficoltosi, le membra si irrigidiscono un po’, e allo stesso tempo un tremore involontario percorre il corpo, e cosìgradualmente, anche le cose più semplici, come tirare fuori qualche moneta dal portafoglio o attraversare la strada, diventano complicate. Per accrescere la comprensione e la consapevolezza di questa malattia, di come può colpire una persona cambiandone completamente la condizione, l’EPDA (Associazione europea Malattia di Parkinson), promuove una Giornata Mondiale del Parkinson. E la promuove come ogni anno oggi, 11 aprile, nell’anniversario della nascita di James Parkinson, il medico che per primo ne identificò i sintomi più conosciuti, come tremore, lentezza dei movimenti, perdita di forza muscolare.
L’impatto dei sintomi motori del morbo o malattia di Parkinson sulla vita quotidiana dei pazienti è immenso, e se a questi si aggiungono i disturbi cognitivi le difficoltà dei malati e delle famiglie diventano insormontabili. Da una indagine del 2009 dell’EPDA condotta su oltre 5000 persone è emerso che oltre la metà non sapeva che la malattia di Parkinson è una condizione neurologica che riguarda le capacità motorie. Ancor più incredibile, il dato che riguarda la rigidità, principale sintomo della malattia: oltre il 75% del pubblico non conosceva questo sintomo, per il quale i pazienti hanno difficoltà a muovere una parte o l’intero corpo. Ed è ancor più probabile che la società non conosca tutti gli altri sintomi, quelli non relativi al movimento, così come potrebbero non conoscere i trattamenti e i loro effetti collaterali. Oggi l’EPDA cerca proprio di diffondere queste conoscenze. E in più, il World Parkinson’s Day, sull’apposito  sito, è un’occasione per raccogliere fondi, per la gestione, la ricerca e lo sviluppo di risorse per i malati.

 Fonte: redazione