Nanoparticelle contro la Corea di Huntington: scoperta italiana

E’ tutto tricolore lo studio farmacologico che attribuirebbe alle nanoparticelle polimeriche un ruolo significativo nella battaglia alla Corea di Huntington.

corea di huntingtonI ricercatori del gruppo “Tecnologie farmaceutiche tradizionali innovative” dell’Università di Modena e Reggio Emilia guidato da Maria Angela Vandelli, assieme al laboratorio “NeuroStem cell Biology and Pharmacology of Neurodegenerative diseases” condotto da Elena Cattaneo, hanno pubblicato uno studio nel quel dimostrano come veicolare, verso il Sistema Nervoso Centrale, nanoparticelle che veicolano il colesterolo contribuendo, in questo modo, a contenere i drammatici effetti di alcune patologie neurodegenerative gravi, tra le quali la Corea di Huntington. Lo studio mette in luce come le nanoparticelle possano essere capaci di rilasciare colesterolo in varie aree del cervello, determinando così il controllo del decadimento cognitivo associato all’Huntington e ad altre patologie del Sistema Nervoso Centrale.

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