Morbillo, nuovo allarme: registrati nuovi focolai

E’ stata definita una vera e propria minaccia alla salute nazionale e non solo. Non stiamo parlando di gravi patologie o di epidemie senza una cura ufficiale, ma dell’ apparentemente innocuo morbillo. Incredibile, ma vero, l’ incidenza di quella che viene ritenuta erroneamente una malattia solo da bambini è in preoccupante aumento, assieme a quella della rosolia: nella sola Italia si annoverano più di 1600 casi registrati a partire da gennaio 2015

La regione più flagellata dal morbillo – che si presenta con l’ inconfondibile diffusione di una virulenta eruzione cutanea – è la Liguria, che registra 12,4 casi ogni 100.000 abitanti, seguita da Piemonte, Sardegna ed Emilia Romagna. Un fenomeno, quello della diffusione del morbillo, non solo tricolore: anche gli USA ed il resto d’ Europa stanno cercando di fronteggiare la diffusione di quella che pare essere una vera e propria epidemia.

Qual è, però, la principale causa di contagio di malattie esantematiche come morbillo e varicella? La “pandemia” di tali patologie è favorita in primis dalla mancata vaccinazione: vista inizialmente come un obbligo, la pratica di immunizzarsi dal morbillo si è notevolmente ridotta. Il motivo è legato ad una sottovalutazione della malattia, che invece è pericolosissima, specie in età adulta. Tra le complicanze legate al virus del morbillo vi è l’ encefalite, letale nei casi più gravi. Il morbillo, inoltre, può scatenare complicanze persino invalidanti in età adulta.

Per cercare di ovviare al rischio di una “psicosi” da morbillo, la Germania sta valutando l’ ipotesi di obbligo di vaccinazione per i propri abitanti. Nel frattempo, l’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha istituito una Commissione di esperti per valutare il fenomeno ed attuare un Piano europeo di prevenzione che potrebbe portare all’ eliminazione di morbillo e rosolia entro la fine dell’ anno.