Marino: il Ministero della Salute dovrebbe verificare la relazione fra sclerosi multipla e CCSVI

“La sclerosi multipla è una malattia gravemente invalidante che colpisce in Italia circa 58mila persone. Il Prof. Paolo Zamboni ha individuato una sindrome, denominata insufficienza venosa cerebrospinale cronica o CCSVI, che potrebbe essere in stretta correlazione con la sclerosi multipla. Per questo ci sembra giusto chiedere al Ministero della Salute di monitorare la raccolta dati di correlazione tra CCSVI e sclerosi multipla e predisporre controlli adeguati sulla correttezza delle sperimentazioni in atto. La scoperta è italiana ed è giusto che sia l’Italia a verificarne l’eventuale efficacia”. Così il Senatore Ignazio Marino, Presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, commenta la presentazione al Senato della mozione bipartisan, che lo vede primo firmatario e che è stata sottoscritta, tra gli altri, dal Senatore Antonio Tomassini, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato. “La teoria dell’associazione tra le due condizioni – continua Marino – ha prodotto enorme attenzione nella comunità scientifica internazionale. L’angioplastica dilatativa è una procedura consolidata da 25 anni, mininvasiva, con rischi minimi. Perché allora aspettare che sia il resto del mondo scientifico ad avviare studi clinici per verificarne l’efficacia e l’appropriatezza nella cura della CCSVI? Perché non indagare la correlazione individuata tra la CCSVI e la sclerosi multipla?”. A firmare la mozione anche Donatella Poretti, senatrice del Pd: “A fronte dei viaggi della speranza che pazienti intraprendono anche all’estero, lo Stato ha il compito di adoperarsi in tutti i modi per fornire ai pazienti non solo le necessarie informazioni e la conoscenza in merito a scoperte e possibili terapie, ma anche cercare di uniformare gli interventi”.

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