Fazio, la migliore assistenza agli anziani viene dal territorio

Per affrontare seriamente il problema dell’invecchiamento della popolazione italiana, e migliorare la lotta alle patologie croniche, “dobbiamo mettere in piedi sistemi sanitari che si integrino con il territorio: medici di famiglia, Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), assistenze domiciliari integrate (Adi), strutture semiresidenziali e tanto altro ancora”. E’ questa la ‘ricetta’ del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, per affrontare un fenomeno tipicamente italiano: l’invecchiamento della popolazione che, nel 2050, vedrà un italiano su tre superare la soglia dei 65 anni. Il ministro ne ha parlato a un convegno sulla terza età organizzato da ‘Salute La Repubblica’. Argomento: ‘Terza età: un mondo da scoprire, una risorsa da valorizzare’. “Gli anziani devono avere una parte sempre più attiva nella nostra società – afferma Fazio – ed è sbagliato emarginare una fetta così importante della nostra società. L’aspettativa di vita alla nascita, nel 1900, era di 41 anni. Oggi è di 82,5 per gli uomini e di 88 per le donne. Se consideriamo che il 50% degli over 65 ha almeno due patologie croniche, ci rendiamo conto del problema che abbiamo di fronte”. Le malattie croniche, quando si riacutizzano, rendono infatti necessarie assistenza e cure. “Ma noi – ammonisce Fazio – combattiamo l’ospedalizzazione e vogliamo trattare questi casi sul territorio. Il malato – conclude – va curato sul territorio e la persona va rimessa al centro del percorso di cura”. “Il quadro tracciato dal ministro Fazio – ha commentato il presidente della Fofi Andrea Mandelli – riporta d’attualità, ancora una volta, l’evoluzione che sta coinvolgendo il sistema delle farmacie italiane che potranno e dovranno essere considerate sempre di più come chiavi di volta del sistema di assistenza al cittadino sul territorio”.

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