Alzheimer: possibile ruolo terapeutico per le Statine

La storia della farmacologia moderna annovera tra i suoi annali svariati casi in cui, medicine inizialmente utilizzate per specifiche patologie, hanno successivamente dimostrato proprietà terapeutiche interessanti nei confronti di disturbi completamente diversi rispetto a quelli relativi alle indicazioni originarie.

Sembra proprio che siamo di fronte ad una situazione analoga: questa volta la classe di farmaci in questione è quella delle Statine, principi attivi ampiamente utilizzati allo scopo di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.

Un team di ricercatori afferenti alla  McGill University di Montreal hanno  notato che, in virtù della loro capacità di migliorare la circolazione sanguigna a livello dei capillari cerebrali, sarebbero in grado di contrastare i sintomi del Morbo di Alzheimer provocando un miglioramento della memoria e delle capacità di apprendimento.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Neuroscience.

Gli scienziati tengono tuttavia a precisare che, nelle nuove vesti,  l’efficacia terapeutica delle statine è stata riscontrata esclusivamente sui topi in giovane età, pertanto, così come molti altri farmaci utilizzati per la cura della malattia di Alzheimer, presenterebbero un’attività ottimale solo se somministrati quando la patologia è ancora in uno stadio iniziale.

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